#Paulloricorda 27 maggio 1923, nasceva don Lorenzo Milani
Ultima modifica 8 marzo 2024
Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti, meglio conosciuto come Don Milani, nasce il 27 maggio del 1923 a Firenze, in una famiglia tipicamente borghese. Lui è il secondogenito di tre figli. Il padre, Albano Milani Comparetti, è un chimico con la passione per la letteratura, mentre la madre è una triestina di confessione ebraica.
A vent’anni abbandona gli agi del mondo borghese in cui era immerso e decide di entrare in seminario. La sua è una scelta di vita: servire il Signore e il Vangelo. Passò il resto della sua vita dalla parte ed in difesa dei poveri, gli ultimi.
A 24 anni viene ordinato sacerdote. Nel dicembre del 1954, viene mandato a Barbiana, una piccola e sperduta frazione di montagna nel Mugello. Qui entra in contatto diretto con un mondo povero ed emarginato. Per offrire a quella popolazione la possibilità di riscatto sociale e per combattere l’analfabetismo, istituisce il primo tentativo di scuola a tempo pieno.
Per lui la scuola era lo strumento che serviva per colmare il fossato culturale, per capire le ingiustizie della vita. La scuola ero lo strumento per dare la parola ai poveri affinché diventassero più liberi e più eguali, per difendersi meglio e gestire l’uso del voto ed anche dello sciopero.
La sua scuola accoglieva solo operai e contadini, perché il suo intento era quello di eliminare la differenza culturale che esisteva tra questi e gli altri strati sociali. Per questo la definiva scuola classista, nel senso cioè di scelta dei poveri. La sua posizione, forte e decisa, è spiegata con grande semplicità in questa sua frase: “Il mondo ingiusto l’hanno da raddrizzare i poveri e lo raddrizzeranno solo quando l’avranno giudicato e condannato con mente aperta e sveglia come la può avere solo un povero che è stato a scuola.”.
La Città di Paullo ricorda la figura di Don Lorenzo Milani, nel giorno della sua nascita, sottolineandone i suoi insegnamenti e il suo agire sempre in difesa degli ultimi.