#Paulloricorda 100 anni fa nasceva Gianni Rodari
Ultima modifica 8 marzo 2024
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Cento anni fa, come oggi, il 23 ottobre del 1920, nasceva – a Omegna – Gianni Rodari. La frase che, forse più di ogni altra, vista la sua storia, incarna e rappresenta quello che fu Rodari è: “Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo”.
Diplomatosi alle Magistrali nel 1937, nel 1939 si iscrisse alla Facoltà di Lingue dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, studi che però abbandonò. Iniziò, poi, ad insegnare nelle scuole, a Brusimpiano, a Ranco e a Cardana di Besozzo.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale iniziò la carriera giornalistica, collaborando con molte testate e numerosi periodici, tra cu ricordiamo l’Unità, il Pioniere e, quella che all’epoca fu una vera fucina e palestra di giornalismo, Paese Sera.
Dagli anni ’50 inizia a pubblicare le sue opere per il mondo dell’infanzia, ottenendo un enorme successo di pubblico e di critica. I suoi libri sono stati tradotti in tutto il mondo. Nel 1970 ricevette, anche, il prestigioso premio Hans Christian Andersen, che è considerato come il “Premio Nobel” della letteratura per l’infanzia.
La sua grandezza sta nell’avere saputo cogliere, con semplicità, il bisogno di apprendere dei bambini, divertendosi. I suoi testi sono ricchi di fantasia e originalità, tra cui ricordiamo innumerevoli filastrocche, poesie, come Il libro degli errori, Favole al telefono, Il gioco dei quattro cantoni.
La Città di Paullo, nel centenario della nascita, ricorda Gianni Rodari, straordinaria figura di intellettuale a tutto tondo che seppe portare, nelle scuole, l’apprendimento coniugato con il divertimento.