#Paulloricorda 7 dicembre 2000, viene approvata la carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea
Ultima modifica 8 marzo 2024
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È ricordato come uno dei Consigli europei più difficili e lunghi della storia dell’Unione europea: il vertice di Nizza che si tenne il 7, 8 e 9 dicembre del 2000. Esattamente vent’anni fa.
Passò alla storia in quanto vide l’approvazione del nuovo Trattato (Trattato di Nizza) che modificava i Trattati sull'Unione europea. A fianco del nuovo Trattato, i Capi di Stato e di Governo (il Consiglio europeo) approvarono, anche, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Il testo in questione, per via delle divergenze politiche tra i vari Stati che si manifestarono nel corso del vertice, venne approvato non come parte integrante del Trattato di Nizza. Si tratta di un documento fondamentale che delinea quelli che sono i diritti dei cittadini dell’Unione europea, prendendo le mosse dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, votata dall’Assemblea nazionale francese nel 1789, recependo poi i contenuti della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo, della Carta sociale europea del Consiglio d'Europa e della Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori.
La Carta, inoltre, recepisce quelli che sono i cosiddetti diritti indiretti, cioè quelli derivanti dai Trattati, dalle Convenzioni, dalle Carte comunitarie, nonché i diritti riconosciuti dalla giurisprudenza della Corta di Giustizia delle Comunità europee e della Carta europea dei diritti dell'uomo. I diritti enucleati e tutelati nella Carta sono raggruppati in sei capitoli concernenti la dignità, la libertà, l'uguaglianza, la solidarietà, la cittadinanza e la giustizia.
La Città di Paullo, nel ventennale dell’approvazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, ricorda quel giorno e quel vertice storico (vertice di Nizza), quale passo fondamentale nella costruzione di un’Unione europea sempre più ancorata ai valori della libertà e della democrazia.
