#Paulloricorda 100 anni fa nasceva Leonardo Sciascia
Ultima modifica 8 marzo 2024
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Cento anni fa, l’8 gennaio del 1921, a Racalmuto (Provincia di Agrigento), nasceva Leonardo Sciascia. Fu uno dei più fecondi scrittori del secondo Novecento nella cultura italiana ed europea: un pezzo raro, come è stato scritto, della cultura europea.
Nella sua vita fu scrittore, giornalista, saggista, drammaturgo, poeta, nonché rappresentante politico. Ma soprattutto, fu un insegnante, alle scuole elementari per la precisione, a Racalmuto.
Nel 1935 si trasferisce con la famiglia a Caltanissetta iscrivendosi all’Istituto Magistrale “IX Maggio” dove insegna Vitaliano Brancati, grande scrittore siciliano. Brancati divenne il suo modello e fu lui ad avvicinarlo alla lettura degli autori francesi. È poi grazie all’incontro con Francesco Granata che scopre il concetto di coscienza civile leggendo Voltaire, Montesquieu, Cesare Beccaria e Pietro Verri.
Come detto, partecipò in prima persona alla vita politica attiva. Si schierò su posizioni di socialismo democratico e marxismo moderato, passando poi al radicalismo liberale. Fu deputato per il PCI e poi per i Radicali, avvicinandosi infine al Partito Socialista.
All’attività letteraria accostò il giornalismo. Collaborò con il quotidiano di Palermo L’Ora, con La Stampa, con il Corriere della Sera.
Le sue opere sono un esempio di dovere civile traslato nella letteratura. Tra tutte Il giorno della civetta pubblicato nel 1961: la prima opera letteraria in cui si parla esplicitamente del tema della mafia.
I suoi inizi letterari prendono il via con la poesia in Favole della dittatura, prendendo poi la strada di una forma letteraria originale, come lui stesso disse: “Una materia saggistica che assume i modi del racconto”.
Morì a Palermo il 20 novembre del 1989 per le complicazioni di una malattia.
La Città di Paullo nel centenario della nascita ricorda e rende omaggio a Leonardo Sciascia straordinario intellettuale, interprete di una Sicilia e di un’Italia bisognose di verità.