#Paulloricorda 21 gennaio 1921, nasce il pci dalla scissione del Partito Socialista
Ultima modifica 8 marzo 2024
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Cento anni fa, il 21 gennaio del 1921, veniva fondato a Livorno il Partito Comunista d’Italia (PCd’I), PCI dal 1943. La nascita del nuovo partito avvenne durante il Congresso del Partito Socialista Italiano, che si tenne a Livorno dal 15 al 21 gennaio del 1921, attraverso la scissione del PSI.
Quel Congresso vide lo scontro tra due anime, due diverse correnti di pensiero: l’ala riformista e quella cosiddetta rivoluzionaria o massimalista. Questa divaricazione, forte, è da ritrovarsi nel II Congresso dell’Internazionale Comunista che ebbe luogo tra il luglio e l’agosto del 1920. In quell’ambito venne deciso che i membri aderenti avrebbero dovuto sottoscrivere ventuno condizioni, tra le quali figurava l’espulsione di ogni riformista trasformando così quei partiti in partiti comunisti (di impostazione leninista).
Nel Congresso di Livorno, al termine di giornate caratterizzate da un clima particolarmente incandescente e tumultuoso, si registrò così la scissione della frazione comunista dal PSI.
I lavori del Congresso giunsero, alla fine, alla discussione di tre mozioni: quella unitaria o cosiddetta di Firenze, quella comunista o di “Imola” (di Bordiga e Terracini) e quella definita concentrazionista o di “Reggio Emilia”. Dopo le votazioni delle mozioni vi fu l’annuncio di Bordiga secondo il quale la maggioranza del congresso si era posta fuori dalla Terza Internazionale. A quel punto i delegati della mozione comunista abbandonarono l’aula. Usciti dal Teatro Goldoni intonarono l’Internazionale e si riunirono all’interno del teatro San Marco dove costituirono il nuovo partito. I fuoriusciti erano capitanati da Amadeo Bordiga e tra loro compariva anche Antonio Gramsci.
A cento anni da quel giorno, la Città di Paullo ricorda la nascita del PCd’I, il più grande partito comunista d’occidente, riconoscendone il contributo essenziale alla costruzione della democrazia nella storia della Repubblica.
