#Paulloricorda 12 aprile 1961: Yuri Gagarin, primo uomo nello spazio
Ultima modifica 8 marzo 2024
Il 12 aprile del 1961, 60 anni fa, nell’ambito della missione di esplorazione spaziale Vostok 1, avvenne il primo viaggio di un essere umano nello spazio.
In quella data, infatti, il cosmonauta russo Jurij Alekseevič Gagarin diventò il primo essere umano ad aver orbitato intorno alla Terra.
Alle 9.07, ora di Mosca, dalla base spaziale di Bajkonur, oggi in Kazakistan, la Vostok 1 decollava. Si trattava della prima navicella spaziale con un equipaggio umano a bordo. I successivi 108 minuti sono ricordati nella storia per via dell’orbita che la navicella compì intorno alla Terra, per poi riatterrare sul nostro pianeta con successo. Con quel breve viaggio di poco meno di due ore si inaugurava l’era delle missioni spaziali.
All'interno della capsula, guidata da Terra, c'era l'uomo che in seguito sarebbe stato ribattezzato il "Cristoforo Colombo dei cieli": il pilota sovietico aveva allora 27 anni.
La navicella che traportò Gagarin pesava 4,7 tonnellate ed era alta 4,4 metri. La Vostok 1 (“Oriente 1” in russo) era costituita da due parti: un modulo abitabile di forma sferica, che ospitava l'astronauta ed un secondo modulo di servizio provvisto della strumentazione di bordo, dei retrorazzi necessari a frenare e far ricadere la sonda a Terra.
Il volo di Gagarin spalancò la porta verso un mondo totalmente nuovo: la conquista del cosmo. Il volo fu la dimostrazione che l'uomo era in grado di viaggiare nello spazio. Gli ulteriori passi in avanti dipendevano in fondo esclusivamente dalle possibilità tecniche nonché dalle possibilità umane e scientifiche di sviluppo in questo campo.
Giunto alla quota di 7.000 metri, Gagarin si catapultò dalla navicella con l’apposito seggiolino eiettabile, atterrando appeso al suo paracadute a 26 km a sudovest della città di Engels.
A 60 anni da quel formidabile giorno, la Città di Paullo ricorda Gagarin e quella missione spaziale, quale straordinaria conquista del progresso umano.