5 maggio 2021: bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte
Ultima modifica 8 marzo 2024
Oggi ricorre il bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte.
Nacque ad Ajaccio, in Corsica, il 15 agosto 1769. Quarto di dodici fratelli, si dice fosse molto vivace fin da ragazzino, pronto a sfidare la severità della madre, Maria Letizia Ramolino. Le sue origini sono italiane. La famiglia Buonaparte, infatti, vantava nobili origini toscane, anche se si erano trasferiti in Corsica, allora genovese, già nel 1567. Lo stesso Napoleone confessò: “Io sono italiano o toscano, piuttosto che còrso”.
Il suo nome è diventato per certi versi una leggenda della storia moderna, nonché fonte di dibattiti storiografici infiniti. Fu un personaggio poliedrico, fuori misura, caratterizzato da enormi contraddizioni. Si è cercato in molti modi di trovare una definizione che potesse calzargli a pennello, ma tutto ciò è alquanto difficile.
Fu un grande uomo di guerra, protagonista di oltre venti anni di campagne militari in Europa. Viene infatti considerato, da molti, come il più grande stratega della storia.
A lui si deve la realizzazione del sistema amministrativo accentrato e burocratico fondato sui prefetti. Costruì il suo consenso attraverso la pratica del plebiscito e con il controllo, a tutto campo, dell’informazione cui prestava gande attenzione. Sua fu l’idea di distribuire, gratuitamente nelle scuole, Le Moniteur, la Gazzetta Ufficiale, di cui ogni sera controllava le notizie che sarebbero state pubblicate.
Dopo aver conquistato gran parte dell’Europa e disseminato guerre fu sconfitto dagli inglesi e il 15 ottobre del 1815 portato prigioniero sull’isola di Sant’Elena. Durante questo esilio scrisse il Memoriale di Sant’Elena. La morte lo colse il 5 maggio 1821, ispirando la poesia 5 maggio di Alessandro Manzoni.
La Città di Paullo nel duecentesimo anniversario della morte ricorda Napoleone Bonaparte quale, nonostante enormi contraddizioni nella sua figura, uno dei più grandi personaggi della storia.
