#Paulloricorda 220 anni fa nasceva Carlo Cattaneo
Ultima modifica 8 marzo 2024
Il 15 giugno del 1801, 220 anni fa, nasceva a Milano Carlo Cattaneo, figlio di Melchiorre e Maria Antonia Sangiorgio. Appartenente alla media borghesia cittadina, anche se ancor legato alla campagna e alle origini agrarie di fittavoli della Val Brembana, studiò in seminario e poi al liceo municipale, per accedere poi al Collegio Ghislieri di Pavia. Quando Cattaneo nasce, Milano è la capitale della Repubblica Cisalpina. È la città che più si avvantaggia della presenza francese in Italia: infatti se ne avvertono le conseguenze positive sullo sviluppo urbanistico, nell'aumento della popolazione, nel moltiplicarsi delle istituzioni pubbliche.
È ricordato come uno dei personaggi più eminenti del Risorgimento italiano: pensatore davvero unico e profondamente eclettico.
Cattaneo credeva che il federalismo fosse il sistema istituzionale più adatto per un Paese – l’Italia – che stava vivendo una fase storica del tutto particolare (il Risorgimento e il processo unitario). Il federalismo interno da applicare all’Italia trovava la propria continuazione diretta in ambito sovranazionale ed europeo. Il punto di arrivo finale era la nascita di quelli che egli stesso definiva come gli Stati Uniti d’Europa.
Nel 1848 partecipò alle Cinque Giornate di Milano e divenne presidente del Consiglio di guerra di Milano. Dopo i moti del 1848-49 lasciò Milano e si stabilì con la moglie a Castagnola, nei pressi di Lugano, dove rimase fino alla fine dei suoi giorni. Qui il 6 febbraio del 1869 morì. Il suo corpo, dopo essere stato tumulato per pochi mesi nel cimitero svizzero di Castagnola, venne poi trasferito al Cimitero Monumentale di Milano.
La Città di Paullo lo ricorda anche con le parole del Presidente della Repubblica Mattarella: “La vera libertà – inscindibile con l’ideale repubblicano – era per Cattaneo condizione di pace e prosperità. Ma la garanzia della pace aveva bisogno di un respiro più ampio delle singole nazioni. Cattaneo, con grande visione politica, è tra i primi a formulare l’obiettivo degli Stati Uniti d’Europa, come cornice di un autentico federalismo capace di tenere insieme indipendenza e unità, libertà e solidarietà. Un ideale risorgimentale di Europa che parla ancora alla nostra responsabilità di europei, oggi, di fronte ai grandi mutamenti che stiamo vivendo”.
